
Illustrazione di Arthur Rackham per un’edizione inglese (1909) delle favole dei fratelli Grimm.
Il bacio del principe esiste solo nella versione animata e leziosa di Disney, ma nella favola, la vera quella che era letta ai bambini dei secoli passati, il principe non appare tranne alla fine. Biancaneve non si risveglia perché un tizio l’avrebbe baciata, ma perché i domestici che trasportano il corpo della tonta, inciampano e la scossa fa rigurgitare alla ragazza il pezzo di mele avvelenato, di cui il risveglio di Biancaneve (un classico delle favole, il rigurgito). Nella favola tutte le persone vivono e agiscono e non sono animali che guidano l’azione. La favola tradizionale avrà sempre più carattere della sua versione Disney. Alla fine, la Regina Cattiva non si sfracella ridicolmente precipitando da una rupe. Ci mancherebbe una fine così cretina! No, la Regina è costretta ad assistere tutta stupita al matrimonio di Biancaneve e del principe e, per castigarla fino al fondo, le fanno indossare delle scarpe di ferro rovente con cui lei deve danzare fino a cadere morta. No, veramente, volete favole non politically correct? Smettete di guardare (o fare guardare ai vostri bambini) della junkfavola zuccherosa in salsa disneyana e tornate a leggere (ed a leggere ai bambini) delle favole di una volta. 😉