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Teaser: Viaggio di un bordolese nei Paesi gabache.

Melusina è la fata maggiore dei Paesi delle Charente, la maga di Lusignano. E, se volete, vi racconterò la storia di questa fata. Tra i poteri di Melusina, una volta, gli abitanti di quei Paesi pensavano che tutti gli edifici antichi: i tempi, gli acquedotti, i circhi romani, le chiese, i torri di La Rochelle, le fontane, i castelli, le case…Insomma tutte queste costruzioni di cui gli uomini non sapevano spiegare l’origine, erano opere di Melusina. Secondo la leggenda, ogni volta che Melusina era sorpresa da qualche contadino, di notte, volando nel cielo trasportando le sue pietre di costruzione, il suo vestito di lino e di pizzo si slegava e il materiale di costruzione cadeva a terra formando un nuovo edificio.

Gabacho è una parola spagnola per designare dispregiativamente un francese, qualcuno che viene dal Nord, di là dei Pirenei. Nel guascone del Médoc che parlavano, una volta, i nostri nonni, gabache aveva lo stesso senso che in spagnolo ed era una parola dispregiativa per designare quelli che parlavano francese, quelli del Nord, sull’altra riva del fiume sopra la città di Blaye, in quella regione di fronte al Médoc che si chiama la Saintonge. Per me, gabache, non è una parola negativa, la uso, tra me e me, per designare gli abitanti della Charente, della Charente marittima e del Poitou. Poi, una prova che i tempi sono cambiati, è che ho trascorso una settimana di vacanze in Charente-marittima a La Rochelle; se non è una prova questa che non ho di pregiudizio contro i gabache! Spero, cari lettori e care lettrici, che sarete interessati di scoprire con me, attraverso una serie di post, quello che chiamo i Paesi gabache.