Capeto, alzati! Dipinto di Emile Mascré, museo della Rivoluzione francese. Pardi che non facevano tutti questi salamalecchi i nostri antenati con i numeri romani! Il Capeto in questione è il numero 17.
I numeri romani in francese.
Rispondo a qualche domanda sull’uso dei numeri romani in francese. Ovviamente potete farmi tutte le domande che volete!
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I: Ma perché i francesi dicono Luigi quattordici, Luigi quindici, Luigi sedici…ecc.
Risposta. Perché tutti i numeri romani sono cardinali in francese e si pronunciano: 1, 2, 3, 5, 10, 100…ecc. Nel caso dei numeri romani che accompagnano i nomi dei personaggi, c’è un’eccezione per I che è ordinale e che è scritto Ier: François Ier/Francesco I.
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II: Ma come sono cretini questi francesi! Non sanno nemmeno che i numeri romani sono ordinali?
Risposta: per rendere un numero romano ordinale in francese, si aggiunge una e. Per esempio: Quattordicesimo si scriverà: XIVe; decimo si scriverà Xe…ecc.
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III: Ma i numeri romani si insegnano alle medie in tutto il mondo, no?
Risposta: Anche in Francia, ma con le regole della lingua francese. Quando ho fatto un po’ di inglese sapevo già prima di iniziare che gli inglesi avevano la loro propria grammatica e avevo dieci anni!
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IV: Dai! Non ti pare che Luigi 14 non si può né scrivere né sentire?
Risposta: Scrivere no. Diciamo non ancora perché l’uso è di scrivere Luigi XIV, e probabilmente non lo vedremo dal nostro vivo perché i francesi sono reazionari per quanto riguarda le regole della loro lingua. Ma sentire eccome! I numeri romani si sentono in quel modo dalla notte dei tempi in Francia.
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V: Ma perché i francesi non dicono Luigi quattordicesimo?
Risposta: Perché Luigi quattordicesimo non si può sentire in francese. Sarebbe pedante, grottescamente pedante e anche qualcosa che assomiglierebbe a una specie di servilità. E poi, il tizio non si chiama quattordicesimo, ma quattordici in francese. In realtà, egli si chiama Capet. Il fatto che sia il numero 14 dei Luigi in questa famiglia, prova soltanto la mancanza di immaginazione della detta famiglia nella scelta dei nomi.
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VI: Ma anche gli americani usano i numeri romani, no?
Risposta: A me sembra un segno di pedanteria, una trovata commerciale. Per il campionato di football americano quando sono arrivati a 50, non hanno usato il numero romano L. Faceva troppo schifo.
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VII: Ma perché i francesi non usano i numeri romani nemmeno per i secoli tipo XX secolo?
Risposta: Completamente falso. In francese, se volete scrivere XX secolo, dovete scrivere: xxe siècle (senza il numero XX in capitale). In realtà, non esiste una regola impegnativa. Potete scrivere i secoli, i millenni, i regni…ecc…sia con i numeri romani sia con i numeri arabi. Non c’è nessuna differenza tra scrivere xxe siècle oppure 20e siècle, è soltanto una questione di gusto e di stile che volete adottare o no.
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VIII: Eppure è la norma di usare i numeri romani da sempre, no?
Risposta: In italiano, non lo so. In francese, questa affermazione è in parte falsa. E troverete tonnellate di scritti oppure di stampe dove gli antenati dei francesi, scrivono i numeri romani in francese quando accompagnano il nome di una persona oppure anche in numeri arabi (anche se più raramente, ma si trovano facilmente). Erano più ignoranti di noi?
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IX: Ma quando Gramellini dice che presto il capitolo XXV dei Saggi di Montaigne sarà intitolato semplicemente 25 con l’appiattimento culturale di oggi, non è vero?
Risposta: Significa semplicemente che Gramellini ha già letto una versione semplificata dei Saggi perché nell’edizione originale del 1580, il capitolo si chiama vintcinquiesme. Gramellini sarebbe più ignorante perché avrebbe letto XXV invece di venticinquesimo nella sua versione dei Saggi? Non ha senso!
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X: Ma è esattamente la stessa cosa di scrivere; capitolo “vintcinquiesme” o capitolo XXV, no?
Risposta: Com’è la stessa cosa in francese di scrivere 25, ving-cinq, XXV oppure di scrivere vingt-cinquième, 25e o XXVe oppure per i capitoli dei libri di scrivere: 25, vingt-cinq, XXV, 25e, vingt-cinquième, XXVe. Ma Gramellini dice che è diverso, che è un appiattimento culturale di passare da XXV a 25!
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XI: Ma il caso di Gramellini è diverso, abbiamo un numero romano e passiamo a un numero arabo. Che schifo! Si azzera la nostra cultura, no?
Risposta: In francese, da sempre, i numeri romani sono stati utilizzati perchè erano più pratichi per semplificare i numeri francesi scritti in lettere: XXVe è più semplice da scrivere di vintcinquiesme. Non lo facciamo per i Re, ma cosa cambierebbe, nel fondo, di semplificare i numeri romani con i numeri arabi o di usare entrambi? Assolutamente niente. La gente continuerebbe a dire Luigi quattordici. Si cambierebbe soltanto una convenzione per un’altra oppure si sceglierebbe tra l’una e l’altra. Tutte le lingue vanno verso la semplificazione ed è il caso anche in francese e anche in italiano.
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XII: Questa cosa mi fa venire i brividi?
Risposta: Sono delle usanze. Niente di più. Quando ho cominciato a studiare l’italiano, mi faceva ridere come le parole di origine greca erano semplificate nei confronti del francese. Ora, non lo noto più, mi pare normale di leggere: farmacia, filosofia….ecc.
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XIII: Non lo credo che i numeri romani servono a semplificare in francese?
Risposta: Eppure lo dice anche il tesoro della lingua francese che è la bibbia della lingua francese. Se mastichi un po’ di francese, ti metto il link.
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XIV: Ma almeno il 14 si potrebbe mettere tra parentesi, accanto al nome Luigi XIV, no?
Risposta: Perché? Sarebbe un pleonasmo. Tutti i francesi sanno dalla scuola elementare che XIV si pronuncia quattordici.
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