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L’amore dei ricci!

Cuccioli di riccio nel mio giardino.

In autunno, se avete la casa in campagna, in un posto isolato del giardino, fate un mucchio di foglie e di legno sotto i siepi per permettere ai ricci di svernare. Se siete davvero fortunati, il maggio seguente, vedrete cuccioli di riccio uscire dal mucchio per fare i loro primi passi e, con il passare dei giorni, i cuccioli diventeranno più temerari e si metteranno ad avventurarsi più lontano dal nido sotto lo sguardo dei parenti. Dopo qualche mese, saranno addirittura i padroni del giardino e la notte sentirete i loro grugniti come quelli dei cinghiali della foresta accanto. I ricci faranno stragi di zanzare e di lumache e dovrete ricompensare i vostri bravi cacciatori con delle crocchette per gatti sistemate in una ciotola sotto l’atrio. Ovviamente, La mattina grugnirete anche voi perché i ricci avranno cagato dentro la ciotola. Ma è niente perché basta uno spruzzo d’acqua. E poi vi ricorderete che, una sera, mentre eravate in compagnia di un bambino di sette anni, dietro le persiane, a osservare i ricci sulla terrazza, lui, il cuore battente e l’occhio lucente, vi avrà sussurrato: Ora che abbiamo visto una cosa del genere, credo che possiamo morire! 

Giappone: Un pomeriggio nella riserva ecologica di Baraya!*

In un giardino bordolese, sistemateci una cascata di montagna, aggiungeteci un labirinto di peonie, una foresta di aceri, una collezione di camelie e di magnolie; piantate delle criptomerie in riva al lago, disseminate delle cose giapponesi a destra ed a sinistra…E vedrete i bordolesi passeggiare nel giardino con al guinzaglio degli shiba oppure dei gatti aristocratici, li vedrete mangiare con le bacchette sulle praterie il sabato pomeriggio e vedrete i loro figli, travestiti da personaggi manga, giocare all’inseguimento lungo la cascata. E vi direte: Eh, ma cosa mi sta succedendo? Sono stato teletrasportato in una stampa di Hokusai o in qualche racconto di Soseki? Scommetto che se il Municipio avesse l’idea di piantare tre criptomerie in più, ci metteremmo tutti a parlare giapponese! 😉 🙂 🙂 🙂

Riserva ecologica dei Barails/

*Baraya: pronuncia giusta, ma scrittura fonetica per dare un tocco giapponese alla parola Barrail che non significa niente in francese, ma che in bordolese vuole dire “cancello”.

Botanica: Felicità di primavera!

Il primo orchis mascula dell’anno nel giardino.

 Se non fossi un giardiniere pigro e tirchio, avrei fatto come tutti i giardinieri del Paese che passano il loro tempo nel giardino in lavori estenuanti e costosi e, in questo momento, starei ammirando la fioritura dei miei tulipani già pensando ai prossimi lavori. Ma siccome non ho fatto niente e che lascio il giardino in pace, mi accontentato di qualcosa che gli altri giardinieri non otterranno mai, la felicità di ammirare la fioritura delle orchidee portate dal vento e dagli uccelli della foresta.