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La morte e la vita: intermezzo II

Brughiere nella nebbia. Fine ottobre a Lacanau. Médoc.

Quanto posso odiare, in autunno, questa gente che passeggia in riva all’oceano e che raccoglie della brughiera sulle dune nello scopo di trapiantarla nel loro giardino. Notate che la brughiera ha il potere di vendicarsi, una specie di potere magico. La brughiera trapiantata lontano dalle lande e dalle dune, non vive e non crepa e rende sordido qualsiasi giardino facendolo assomigliare ad un piccolo camposanto. Notate ancora che i raccoglitori di brughiere hanno spesso un’altra passione che rende ancora più sordido, se fosse possibile, il loro giardino: le conifere nane. No, cari giardinieri dilettanti, se la brughiera non cresce spontaneamente nel vostro giardino, non c’è niente da fare e potete dimenticarla: è un simbolo di morte che trasformerà immancabilmente il vostro giardino in cimitero. Invece potete passeggiare sulle dune e ammirare le distese infinite di brughiere che tappezzano il suolo delle immense foreste di Guascogna, con tutte le sfumature delle brughiere che vanno dal rosa più pallido fino al rosso più scuro. Lasciate le brughiere in pace perché esse devono vivere tra i pini, le ginestre, i corbezzoli, la salvia selvatica e le immortali. Solo sulle dune e nelle foreste la brughiera è un simbolo di vita.