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Bacino di Arcachon: A bassa marea!

Quando i bambini sono stanchi di osservare gli chiurli nei prati salati e che ti chiedono: ma il bagno? Quando i bambini sono stanchi di pescare i granchi alla bocca di un estey* e che ti chiedono di nuovo: ma il bagno? Quando i bambini sono stanchi di costruire castelli di sabbia decorati di conchiglie, di rametti di baccharis e di granchi morti e che ti rompono ancora: ma il bagno? È tempo di varcare la gobba* per raggiungere dall’altra parte uno di questi bacini d’acqua di mare che si riempiono ad alta marea grazie a un sistema di cateratte e che permettono di fare il bagno senza dover aspettare il ritorno della marea. Non lo dite ai gestori degli stabilimenti balneari italiani, ne farebbero incubi! Tutto ci è gratis, il wifi, le tavole con gli ombrelloni per il picnic, i corsi di nuoto per i bambini, le docce, i servizi sanitari, la sabbia bianca, i terreni di sport, la palestra all’aria aperta; poi i bagnini ti prestano volentieri un pallone di volley o ti gonfiano una porta da calcio, oppure aiutano i disabili a fare il bagno grazie alle numerose sedie a rotelle per acqua che sono a disposizione. No, il solo coso che devi pagare sono gli churros* alla bancarella perché hai ancora dimenticato di portare qualcosa per la merenda e che i bambini sono affamati. Poi quando finalmente l’alta marea permette di nuovo di fare il bagno sulla riva Est del bacino di Arcachon, i bambini non ne vogliono più sentire parlare del tuo bagno in mezzo agli chiurli dall’altra parte della gobba e nemmeno della tua idea cretina di abbandonare un giorno il bacino di bagno!

*gobba/diga; estey/fiume che sfocia nel Bacino di Arcachon; churros/pastelle fritte e spolverate di zucchero (contate 5 euro per una dozzina di churros).