In un giardino bordolese, sistemateci una cascata di montagna, aggiungeteci un labirinto di peonie, una foresta di aceri, una collezione di camelie e di magnolie; piantate delle criptomerie in riva al lago, disseminate delle cose giapponesi a destra ed a sinistra…E vedrete i bordolesi passeggiare nel giardino con al guinzaglio degli shiba oppure dei gatti aristocratici, li vedrete mangiare con le bacchette sulle praterie il sabato pomeriggio e vedrete i loro figli, travestiti da personaggi manga, giocare all’inseguimento lungo la cascata. E vi direte: Eh, ma cosa mi sta succedendo? Sono stato teletrasportato in una stampa di Hokusai o in qualche racconto di Soseki? Scommetto che se il Municipio avesse l’idea di piantare tre criptomerie in più, ci metteremmo tutti a parlare giapponese! 😉 🙂 🙂 🙂
Riserva ecologica dei Barails/
*Baraya: pronuncia giusta, ma scrittura fonetica per dare un tocco giapponese alla parola Barrail che non significa niente in francese, ma che in bordolese vuole dire “cancello”.