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Le schiappe del calcio!

Ora che avete accettato di cambiare una piccola fascia di tolleranza per una maglia Fifa sporca di sangue, di delitti e di sottomissione ai pétrodollari, non vi riempite più la bocca di parole di sostegno ai diritti umani ad ogni intervista. Eppure sarebbe stato tanto semplice! Ma cosa sarebbe successo se aveste indossato la piccola fascia? Il Qatar e la Fifa avrebbero ammonito tutti voi? E chissenefrega? Sareste stati mandati in carcere? I mondiali sarebbero stati cancellati e il Qatar e la Fifa avrebbero fatto una figura di merda planetaria? Ovviamente no! Non sarebbe successo niente di tutto questo! Ci voleva solo un po’ di coraggio, ora chiudete la bocca e continuate ad essere delle patetiche schiappe!

RIP: I Girondini di Bordeaux sono falliti!

Si chiamava Aimé, ma tutti lo chiamavano Mémé (che vuole dire anche nonna in francese), tifoso accanito dei Girondini di Bordeaux dall’inizio; dal 1881 quando fu fondato il club da quattro amici che lavoravano sul porto della Luna e che volevano divertirsi giocando al calcio il weekend. Forse questo Mémé faceva parte di questa prima squadra; a me sembrava così quando ero bambino. Aveva 1000 anni ed era abbonato allo stadio da sempre; anche quando si giocava al vecchio stadio dietro il porto, egli doveva essere già sugli spalti a incoraggiare i colleghi docker che correvano dietro il pallone contro gli spagnoli del Solar. Mémé era gobbo per aver passato una vita a scaricare le navi. Camminava lentamente e gli amici lo vedevano arrivare da lontano con la sua giacca verde e la sua borsa da postino. Girava l’angolo della strada e metteva una mezz’ora per percorrere i 400 metri e raggiungere gli altri pensionati del porto che si dedicavano alle bocce. Té, eccoti Mémé, diceva mio nonno, e come stai? Mémé borbottava qualcosa a proposito della sua fottuta gobba. E un altro collega gli chiedeva: E che hanno fatto ieri i Girondini che giocavano a Lescure? Stavi allo stadio a guardare la partita? Ovviamente tutte queste domande erano rituali perché i vecchi erano anche loro abbonati allo stadio, in curva a dieci franchi mentre Mémé aveva l’abbonamento in tribuna come un riccone. Mémé si illuminava: Abbiamo vinto ancora una volta, anche quest’anno vinciamo il campionato. I marsigliesi possono mettersela al culo, è piegato! Poi Mémé ricadeva in una specie di apatia che i colleghi conoscevano bene perché era sempre la stessa storia quando i Girondini giocavano a casa. E che ti succede ancora Mémé con la tua faccia da Quaresima? non sei contento che siamo in testa al campionato? Ahi, sospirava Mémé, non è questo, ma mi hanno ancora derubato la rana (il portafogli) durante la partita! Ancora! esclamavano i suoi amici ridendo. Pardi, te l’abbiamo già detto mille volte di non andare allo stadio con la rana che a Bordeaux siamo tutti ladri! Perché non ascolti mai! E a cosa ti serve la rana per guardare una partita? Porta solo un po’ di spicciola se vuoi farti una birra durante l’intervallo. Ma ogni due settimane, tornava il Mémé a raccontare agli amici che qualcuno gli aveva derubato la rana a Lescure. Allora, gli amici gli davano consigli: dovresti nascondere la tua rana nella tua calza o sotto il tuo baschetto; dovresti cucirla nella tua giacca o nei pantaloni….insomma tutti gli amici di Mémé cercavano soluzioni più insensate le une delle altre per evitare a Mémé di farsi derubare la sua rana da ladri immaginari. Una volta solo Mémé non si era fatto derubare la rana allo stadio ed era la serata in cui i Girondini di Giresse e di Müller avevano dato una sculacciata ai “ritals” della Juve di Platini e Boniek. Era il 24 aprile 1985 e dieci anni dopo la morta di Mémé se ne parlava ancora tra i suoi amici. Ti ricordi del povero Mémé? Certo quello della rana? La volta in cui non ha più parlato per un mese, muto che era diventato il nostro povero Mémé. Ah, ah, ah, non parlava più dei tizi che gli rubavano la rana! Ma quando era già? Io me lo ricordo benissimo e posso dirvi che era il 24 aprile 1985! Il giorno in cui nessuno gli ha derubato la rana allo stadio; o forse qualcuno gli ha derubato, ma in questo giorno unico della sua vita, Mémé se ne fregava di essere derubato. Ma come fai a ricordarti così bene la data? Facile ho un mezzo mnemotecnico per ricordare questo giorno, era il giorno della mitica partita tra i Girondini e la Juve! Ah, diavolo di Mémé quanto ci manchi!…..