

Parigi, Sorbonne. i soli uccelli che riesco ad osservare a Parigi sono i croc (corvi in medocchino). Ce ne uno che fruga tra le foglie morte ed i detriti ai piedi di un albero scheletrico. Alzo gli occhi e sul marciapiede antistante alla Sorbonne, c’è un negozio di bici che si chiama: Geppetto e bici. Penso a qualche gioco di parole e cerco nel mio cervello di legno quale potrebbbe essere il fottuto rapporto tra Geppetto e una bici. Ci penso per venti minuti e niente mi viene in mente. Poi, mi ricordo che, nel Médoc, se desiderate veramente qualcosa, occorre fare nove volte il giro della cosa prima di tutto. Non ha proprio senso per un medocchino a Roma di gettare monete nella fontana di Trevi senza aver fatto prima i nove giri. Quindi mi metto a fare i miei nove giri della Sorbonne sperando di acquistare per magia un pizzico di conoscenza racchiusa dentro la facoltà. E niente. Di nuovo di fronte al negozio con l’encefalogramma piatto. Sono lo stesso coglione di venti minuti prima…..