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Gironda: Una domenica pomeriggio a Sauternes! III parte.

Scatole piene di Arcascionade*, di telefonini Alcatel, di bicchieri, di 45 giri degli anni 80, di audiocassette, di videogiochi Atari, di libri del Reader’s digest. Beh a Sauternes, gli abitanti sono ancora normali nei confronti di quelli di Bordeaux, ti danno il loro vecchiume e non tentano di venderti la loro pattumiera su Vinted prima di portarla alla discarica. 😉

* Arcascionade, dipinti di marine che raffigurano il Bacino di Arcachon, un po’ l’equivalente dei dipinti di Parigi che i turisti comprano a Montmartre.


P.S : Pour Marion :

Cartons remplis d’Arcachonades, de téléphones Alcatel, de verres, de 45 tours, de cassettes-audio, de cartouches Atari, de livres de la sélection du Reader’s Digest. Eh bé, A Sauternes les habitants sont normaux pas comme ces couillons de Bordeaux, ils te donnent leurs saloperies et ne cherchent pas à te vendre leur bourrier sur Vinted avant de le porter à la décharge.

Gironda: Una domenica pomeriggio a Sauternes! II parte.

Ah, il famoso vantaggio comparato di cui la prof di economia ci rompeva la testa al liceo! A Sauternes nonché nel Médoc i banani non sono rari anzi. Ma Sauternes sarà sempre più a Sud della penisola del Médoc quindi i loro banani producono già della banane mentre i nostri banani che erano già naturalizzati all’inizio del ventesimo secolo non danno niente. Insomma a Sauternes sono già quasi pronti per i cambiamenti climatici e il vino muffato di banana mentre nel Médoc stiamo ancora cercando cosa fare per sostituire la vite. 😉


P.S : Pour Marion :

Ah, ce truc de l’avantage comparatif que la prof d’économie essayait de nous faire rentrer dans la caboche au lycée. A Sauternes c’est comme dans le Médoc, les bananiers ne sont pas rares. Mais comme Sauternes sera toujours plus au Sud que la presqu’île du Médoc, leurs bananiers produisent déjà des bananes alors que nos bananiers, déjà naturalisés au début du vingtième siècle, ne donnent rien. Bref, A Sauternes ils sont quasiment prêt pour le changement climatique et le vin moelleux de banane alors que dans le Médoc, on ne sait toujours pas quoi faire pour remplacer la vigne.

Gironda: Una domenica pomeriggio a Sauternes!

Cosa possiamo dire del Paese di Sauternes?

1 / Grande quanto il minuscolo fazzoletto ingiallito, che lavorando nelle cantine, la zia Artemide teneva nella manica dal primo gennaio al 31 dicembre

2/ Produce il vino muffato più prestigioso dell’Universo che i lavoratori delle viti di Sauternes non possono permettersi di bere.

3/ I suoi abitanti hanno sete di libri (muffati) come lo dice la botte dai libri all’angolo del palazzo comunale.

Insomma: A Sauternes non potete sfuggire alla muffa! 😉

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P.S. Pour Marion:

Que peut-on dire de Sauternes?

1/ Territoire grand comme le petit mouchoir jauni que la tante Artémis, qui travaillait dans les chais, avait toute l’année dans la manche.

2/ Produit le vin liquoreux le plus célèbre du monde que les vendangeurs de Sauternes n’ont pas les moyens de boire.

3/ Ses habitants ont soif de livres (moisis) comme l’indique la barrique à livres à l’angle de la mairie.

En bref. A Sauternes on n’échappe jamais à la moisissure.)

La svolta gender della lingua italiana!

Dizionario della lingua francese del cinquecento (Edmond Huguet).

Che putiferio per quattro parole: notaia, chirurga, medica, soldata, inserite dalla Treccani nel suo dizionario!

Mettiamo, per esempio, che la parola francese “soldate” (soldata) – che deriva dall’italiano d’altronde – è già presente insieme a “soldat” (soldato) nei dizionari francesi del cinquecento e che la Treccani la introduce cinque secoli dopo nel suo dizionario, significa soltanto, dal mio punto di vista, che la lingua più bella del mondo è anche la più arretrata. 😉