L’acacia che in realtà non è un’acacia, ma una robinia cioè un albero dell’America del Nord, cresce a una velocità pazzesca, ha un legno imputrescibile che serve a fare i carasson (i pali in legno che sostengono la vigna). I suoi fiori si mangiano in frittelle in maggio. Le frittelle si chiamano beignet in francese da non confondere con i bignè che, dopo tanti anni a frequentare degli italiani, non ho ancora capito cosa sono questi bignè italiani. Quindi una pasta per le frittelle (farina, sale, lievito, latte, uova a cui aggiungete un po’ di zucchero bianco e vanigliato). Un giro in foresta per raccogliere rami di fiori di acacia e avete la vostra merenda della primavera.










Bene. Finite. E il colesterolo? E poi, nn ci credo che nn hai ancora capito cosa siano i bignè italiano.
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Alex, toujours là avec de bonnes recettes ! 🙂
Oh que c’est bon !! Je n’en avais pas fait l’an dernier, faut que j’aille en cueillir vers “mon étang”
Bel arbre au feuillage léger… on évitera de passer que pour des morfalous !! 😀
Bon week-end
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C’est la pleine saison de la floraison des sureaux, on pourrait s’en faire une pleine barrique de vin et passer pour des arsouillous. 🎉🎉🎉🎉🎉
Va jusqu’à l’étang au lieu de rester pitée au jardin devant tes rhodos ! 😁😁😁😁
Bon samedi Marion,
Alex
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Hanno un aspetto molto invitante, complimenti! 🙂
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