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Alex il Medullo nel Paese dei Petrocori. Quarta parte.

In panetteria, per meno di tre euro, mi sono comprato un panino: tra due fette di pane di campagna, la metà di un formaggio fourme d’Ambert mescolato con della besciamella, sopra il formaggio non hanno pianto il prosciutto del paese. Poi ancora formaggio passato al forno sopra il panino. Il coso deve pesare quattrocento grammi se lo mangio in una volta, muoio. La mia macchina percorre le colline vestite di castagni, noci e querce, il Paese è tanto diverso dalle lande e pinete del Paese dei Medulli che devo fermarmi più volte tanto sono meravigliato da tutta questa natura a me sconosciuta. Sono perso, la strada finisce in cammino di mucche e con un divieto di circolare. Devo fare il giro della collina e trovare un’altra strada per varcarla. Salgo la collina finalmente. In cima si apre una stretta vallata, la strada si chiama: il cammino della fine del Mondo. Devo fermarmi ancora una volta per ammirare la bellezza di questa gola fresca accerchiata di foreste. Quattro antiche case sul pendio, un campo appena arato nel fondo della gola che fa tutta la lunghezza della vallata. Poi, solitaria, sul bordo del campo al limitare della foresta, una massa abbagliante al sole, inginocchiata come in preghiera. Meglio: un vecchio nido di pietre abbandonato da secoli che sta crollando pietra dopo pietra sotto i colpi della Natura: le vestigia dell’abbazia cistercense di Boschaud. Sono solo, alla fine del Mondo, nelle rovine della vecchia abbazia bizantina, mi siedo al sole sul resto di un muretto per mangiare il mio panino sotto il cielo miracoloso di una cupola a metà squarciata, l’ultima delle sei cupole della navata. Per dire la verità, la cupola è stata consolidata nonché sono stati ristrutturati: l’abside circolare, il coro è una crociera del transetto di fronte al banco dove sono seduto. Mi sento sereno nel vecchio nido di monaci nonostante la sua storia tragica. L’abbazia risale al XII secolo. Conoscete l’espressione: avere voce al capitolo? Viene dal fatto che certi monaci, i nobili ovviamente, durante il capitolo, avevano diritto di parlare degli affari della comunità e gli altri, i loro schiavi, i fratelli conversi, no. Quindi, nel XIII secolo, i fratelli conversi si ribellarono e sgozzarono l’abate e i monaci che si dedicavano allo studio. Erano tempi di carestia. Il secolo seguente, il fracasso della guerra dei cent’anni raggiunse L’abbazia che venne saccheggiata da briganti. I monaci furono massacrati fino all’ultimo. Poi, ci furono le guerre di religione e Coligny fece radere al suolo la navata. Poi, alla fine del XVIII secolo, quando i rivoluzionari raggiunsero L’abbazia della fine del Mondo, ci restava che un vecchio monaco idiota che fu cacciato via. L’abbazia inutile fu venduta a un contadino e dimenticata prima di essere riscoperta alla metà del XX secolo. Sui muri del vecchio nido di monaci che scalda il sole, fioriscono nelle crepe: rovine di Roma, margherite ed aconiti. Dentro, nell’ombra, delle lingue di cervo si bevono l’umidità che sgorga dalle antiche pietre. Noccioli assalgono i muri esterni. È tutto un piccolo e proprio universo botanico all’opera per cancellare, pietra dopo pietra, il carattere monastico del vecchio nido della superstizione. Esco fuori dalle vestigia dell’abbazia, il sole splende, le colline ancora verdeggianti che mi circondano mi danno un rimpianto. Ahimè, se avessi qualche ora per camminare in queste foreste che devono traboccare di porcini e di cantarelli! Atteggiamento autunnale tipico di un abitante del Paese dei Medulli che non riesce a non pensare ai funghi appena il tizio vede un bosco.

9 pensieri riguardo “Alex il Medullo nel Paese dei Petrocori. Quarta parte.”

    1. Je crois que des concerts y sont organisés et qu’une association de passionnés s’emploient à ce qu’il reste de l’abbaye ne s’écroule pas. Ne mêlons pas Bern et ses mignons à tout cela et de toute façon ce n’est pas assez tape-à-l’œil pour le loto du patrimoine. 😁😁😁😁

      Ratissage des feuilles, promenade à Lacanau, glace. Voilà, tu sais tout de mon samedi.

      Bon week-end Marion, profite bien de ton samedi que demain c’est plus un temps à photographier ta théière à l’Arkeseon ! 😁😁😁😁

      Alex

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    1. C’è un associazione degli amici dell’abbazia che si occupa di fare alcuni lavori. Per esempio, l’associazione ê riuscita a ristrutturare il coro e una crociera, È come dappertutto, i soldi raccolti permettono soltanto di impedire gli edifici di crollare. Quello che ho fatto dopo l’abbazia, lo scoprirai nella prossima puntata. 😁😁😁😁

      Buona notte cara Alidada,

      Alex

      Piace a 1 persona

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