Alex il medullo nel Paese dei petrocori. Secondo parte.

Un altro nome del gatto in francese è cancelliere (greffier) perché tutti sappiamo che i gatti quando scrivono hanno questa bellissima calligrafia e che possono adottare qualsiasi stile dal monaco copista del medioevo fino allo stile perfetto dell’impiegato dell’anagrafe ai tempi della terza Repubblica. Io scrivo a zampa di mosca come si dice in francese, non mi chiedete di rileggere qualcosa che ho scritto perché non ne sono capace. Nel Paese dei Petrocori, i gatti sono anche bravissimi per inventare giochi di parole e altri calembour tipicamente francesi. Io non potrei nemmeno concepire una barzelletta terza Repubblica da inviare a una guida televisiva per guadagnare cinque euro, non mi verrebbe un’idea anche se dovessi essere torturato a morte. Già non avrei mai la calligrafia di un cancelliere, ma ora scopro che i gatti del Paese dei Petrocori padroneggiano tanto la lingua francese che fanno  calembour bellissimi che sono costretto a rileggere più volte per capirli. Il gatto che troneggia sul suo muretto davanti alla casa, tale una sfinge egiziana, mi guarda con un’aria beffarda. Mi avvicino per leggere cosa la bestiola ha scritto sulla cassetta delle lettere. Leggo: Nella vita bisogna essere timbrato e fiero di lettere. (nb: timbrato significa anche pazzo. Lettere e l’essere sono omofoni in francese: lettre/l’être). Il cancelliere sembra sfidarmi di fare meglio. Alzo le spalle. Sono vinto.

Dopo l’episodio del gatto, continuo la camminata  tra le viuzze fiorite del paese deserto. Ammiro le case a traliccio. I cespugli di vecchie ortensie grosse quanto delle piccole querce, sono sul punto di fiorire. I vasi traboccano di fragole, le rose fioriscono come in giugno. Ovunque la natura è in fiore: distese di aiuole curatissime di astri settembrini e di balsamine di Balfour. Eh, ma lo sanno nel Paese dei Petrocori che ufficialmente siamo a fine ottobre e non in primavera! Una vecchia si avvicina spingendo un passeggino. Oh, non è un nipote seduto nel coso, ma un cagnolino! Non ho mai vista una cosa del genere, una pazza sicuramente! Buongiorno signor, saluta la vecchia. Addio signora, rispondo. Poi la signora inizia a lamentarsi che sono troppi i ventisette gradi di oggi, che non c’è più di stagione, che l’autunno è troppo caldo. Vorrei gridare che nel mio Paese dei medulli, in riva all’oceano, crepiamo di freddo e di umidità, che non ci sono più fiori da almeno tre mesi, che ho acceso il riscaldamento e che il prezzo del gas mi impedisce di dormire la notte, che non mangiamo delle fragole con della panna, ma che da noi, siamo già ai tourin e alle garbure*, che lei non dovrebbe lamentarsi. Ma ovviamente non le dico niente perché sono troppo educato e anzi mi lamento con lei del bel tempo. Va bene, la vecchia è partita. Meno di un giorno nel Paese dei Petrocori che ho già una di questa nostalgia del Paese dei Medulli! Ricordo quello che ha scritto il gatto e forse non ne sono particolarmente fiero, ma timbrato certo che lo sono! 

*La garbure è un minestrone tipico del Sudovest della Francia: grasso d’anatra (per fare soffrigere le cipolle e l’aglio), confit d’anatra, prosciutto, cavolo, fagioli, patate, porri, aglio, cipolle, rape, sale, pepe e un trito d’aglio da aggiungere sopra quando il minestrone è pronto.

13 pensieri riguardo “Alex il medullo nel Paese dei petrocori. Secondo parte.”

    1. Diciamo che mi sono ritrovato confrontato a uno dei miei pregiudizi. Quando incontro mio fratello che vive nel Périgord porpora lo scherzo sempre sul clima polare del Massiccio Centrale e lui mi risponde invariabilmente arrabbiato che il clima del Périgord è oceanico come quello di Bordeaux e che lui non vive a Clermont-Ferrand, loro sì che hanno un clima di montagna. Quindi lascio il Médoc nel freddo e la pioggia e durante i miei tre giorni nel Périgord, sono stati tre giorni d’estate indiana!….

      Bentornata mia cara Monica!

      Alex

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  1. Bonjour Alex, balade bien sympa (forcément, puisqu’on y croise un “greffier” !) qui met de bon poil et ne donne pas envie de ramener sa fraise (humour bon marché entre p’tit déj’ et ouverture complète des paupières !)
    J’ai des blettes et compte faire un potajé, mais minestrone et garbure seront bientôt au menu !
    Bonne journée… que le temps soit de saison ou pas ! 🙂

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  2. Tu es comme l’almanach. On y a droit à des blagues bon marché et on y découvre plein de choses nouvelles. Par exemple, je n’avais jamais entendu parler de potajé 😳😳😳😳 Je vais approfondir le sujet surtout que le temps s’y prête drôlement !

    Bonjour Marion,

    Alex

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    1. Je fais de mémoire la recette de ma grand-mère maternelle, de souche espagnole.
      Blettes, pois-chiches et jarret de porc à la place du choux, des tarbais et du confit de la garbure !
      Vais approfondir moi aussi, il y a peut-être des variantes selon les régions. Mais la recette de ma grand-mère l’emportera, forcément … 🙂
      Bon appétit ! 😉

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    1. Anche le ortensie stavano sul punto di fiorire di nuovo! Mi è sembrato davvero strano di vedere delle fragole in ottobre e dei fiori ovunque. Nel Médoc tranne la brughiera nelle lande, non si vede più niente…

      Buongiorno Alidada,

      Alex

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