Dopo il mio viaggio di due anni fa in Gallia nel Paese dei Santones, vi propongo un nuovo viaggio in Gallia in scatti e racconti di tre pomeriggi di libertà che ho avuto nel Paese dei Petrocori (i Petrocori era il popolo gallico stanziato nel Périgord di cui il nome di questa antica provincia francese d’antico regime e della città di Périgueux che ai tempi dei Petrocori si chiamava Vesunna, il Périgord corrisponde oggi al dipartimento della Dordogna della regione Nuova-Aquitania).

Nel Paese dei Petrocori non capiscono perché ci sono tutti questi bollettini meteorologici in televisione e sui giornali, perché si devono spendere miliardi di euro in satellite meteorologici, perché ci vogliono supercomputer e squadre di matematici per fare tutte queste previsioni meteo che sono sbagliate due volte su tre. No, nel Paese dei Petrocori non si spende un centesimo, un semplice pezzo di fune a cui sospendete un ciottolo raccolto in strada e avete un centro meteorologico più infallibile di quelli della Nasa:
Il ciottolo è umido/ Pioggia
Il ciottolo è secco/ Niente pioggia
Ombra portata sul ciottolo/ Sole
Macchia bianca sopra/ Neve
Non si vede il ciottolo/ Nebbia
Il ciottolo oscilla/ Vento
Il ciottolo salta/ Seismo
Non c’è più il ciottolo/ Me l’hanno rubato.
che buffo 😀 .. Io avevo visto una cosa simile in Italia, ma si basava sulla corda ..guarda

Come strumenti meteorologici immediati sono infallibili 🙂
Buona serata a te Alex
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Va bene ci saranno ancora quattro o cinque post dedicati al Paese dei Petrocori, il prossimo sarà su un gatto che fa dei calembour, ce ne sarà anche uno dove ti porterò alla grotta dell’ultimo Giudizio. Riuscirò a sorprenderti! 😁😁😁😁😁
Buona notte Alidada,
Alex
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non vedo l’ora di sorprendermi <3… Tornerò di certo!
P.S. cos'è il "calembour"? 🙂
Buonanotte a te caro amico mio 🙂
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Il calembour è un gioco di parole tipicamente francese basato sull’omofonia, la polisemia (e non solo) di certe parole. Facciamo un esempio con un famoso toscano:
C’est en sciant que Léonard de Vinci ! È segando che Leonard diventò sega. Non funziona in italiano, ma in francese, de Vinci si pronuncia allo stesso modo di diventò sega (de Vinci/devint scie).
Un calembour con una parte del tuo nome. Un vecchio slogan pubblicitario diceva: le corse (ippiche) sono il mio dada! Qui, il calembour è basato sulla polisemia della parola dada che vuole dire sia cavallo sia hobby.
Buongiorno Alidada,
Alex
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Daiii…ma è bellissimo! Ho copiato questo tuo commento e ne voglio parlare con mia figlia che ha studiato il francese..la glottologia e un sacco di cose sulle lingue.. Voglio vedere se lo sa 🙂
Grazie..mi insegni sempre delle cose super-interessanti 🙂 Buona serata a te 🙂
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