
Cosa possiamo dire sulle lavande di mare che fioriscono a profusione in quel periodo nei prati salati e le rive del bacino di Arcachon? Già che il suo vero nome è lo statice limonium, ma che suona più figo di chiamarlo: lavanda di mare, lillà di mare…ecc. Come possiamo descrivere il nostro statice limonium in due parole? Proviamo: Pianta vivace, robusta, a foglie formando una rosetta intorno allo stelo fiorifero che può raggiungere da 30 a 60 centimetri di altezza. Abbastanza comune, crescendo nei prati salati e le sabbie umide delle rive dell’Oceano Atlantico da Dunkerque fino a Bayonne. Cosa possiamo dire ancora per rendere lo statice limonium meno banale? I numerosi fiori violacei stretti gli uni contro gli altri su degli steli che partono dallo stelo principale si conservano per anni senza perdere troppo i loro colori. Una volta i bambini sprizzanti di salute dei marinai poveri, per farsi un po’ di soldi ne facevano dei mazzi perpetuali che vendevano ai ricchi parigini che venivano ad Arcachon respirare la buona aria balsamica della foresta di Guascogna pensando così guarire della tubercolosi. Ecco è tutto credo che possiamo dire sullo statice limonium. 😉
penso sia una di quelle piante che si dicono “pioniere” perché abituate a vivere in zone poco ospitali per la vegetazione (acqua salata..) . Non credo di conoscerla.. è molto bella eparticoalre.
Buona domenica Alex 🙂
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Sì, senza acqua salata, lo statice non cresce. Sono dovuto scendere la diga in terra e scattare la foto in equilibrio precario su un pietra per non rovinare le mie scarpe nel fango salmastra. Ai piedi della pietra, in una pozzanghera, intrappolati, quattro granchi aspettavano il ritorno del mare….
Una splendida domenica Alidada!
Alex
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che bello … sei un equilibrista 🙂
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