Si bussa alla porta. Apro. Non vedo niente. Abbasso gli occhi, è la vecchia medocchina, la mia vicina, tutta rimpicciolita dal peso degli anni, ma ancora tutta arzilla come se avesse venti anni. Cento anni al contatore. Una ragazzina. Pollo, lei dice, mi renderesti un grande servizio? Se potessi tagliare le mimose del mio giardino, te ne sarei davvero grata! No, ma perché? rispondo ipocritamente visto che è sabato e che mi piacerebbe andare all’oceano invece di fare il cretino nel giardino della vecchia. Perché, risponde la vecchia medocchina, le mimose mi invadono tutto e l’anno prossimo, a questo ritmo, le ho addirittura nella casa. Tento disperatamente di argomentare: oh, ma sono belle! Lei sa che in Italia ne fanno dei mazzi e gli italiani li offrono alle donne in marzo, li ho visti fare quando sono andato a Milano; ei fiorai li vendono cari questi mazzi. Tanto. Fanno anche delle torte per….Lei mi interrompe: Pollo, smetti un po’ di prendermi in giro con le tue elucubrazioni. Tutti sanno che le mimose sono un disastro, una calamità ambientale, una specie invasiva, un flagello peggio delle nutrie e dei gamberi della Louisiana. Attila e Gengis Khan riuniti ecco cosa sono le mimose. Ne hai una piccola in giardino, tre anni dopo hai una foresta. Pollo, puoi radere al suolo le mie mimose che mi stanno invadendo tutto? Dai, ti prego, pollo. E cosa avrei potuto rispondere all’antenata? Sì, signora, lo farò questo pomeriggio invece di andare a fare una passeggiata all’oceano. La vecchia fa orecchio da mercante. Preparo tutto: la sega a catena, l’olio, la benzina. La vecchia ha mentito, lei non ha una foresta di mimose, ma una giungla impenetrabile. Ne ho almeno per tutto il mio sabato a tagliare tutte queste mimose. Quindi sego tutto il pomeriggio. Faccio dei mucchi con i rami delle mimose. La vecchia non mi porta nemmeno un bicchiere d’acqua e come sono troppo cretino per chiederle questa fottuta acqua, devo andare a casa mia ogni volta che voglio bere. I mucchi di mimose fanno come delle dune. Tra l’olio, la benzina e la mia stanchezza, mi è costata cara questa giornata. Ma comunque il lavoro è compiuto. Busso alla porta della vecchia medocchina. Fatto signora! La foresta di mimose è stata rasata al suolo. Lei va a vedere il risultato del mio lavoro nel giardino e esclama: Oh pollo, ma cosa sono tutti questi mucchi! Non puoi portarli alla discarica che hai una macchina? Se chiedo al Municipio, mi prendono un capitale con tutti questi metri quadrati di legno e di rami e con la mia piccola pensione! E cosa avrei potuto rispondere all’antenata? Sì, signora, lo farò sabato prossimo invece di andare a fare una passeggiata all’oceano. La vecchia fa orecchio da mercante. Oh grazie pollo! Il sabato seguente, vado a fare il pieno alla stazione servizio e dopo una trentina di volte a traghettare tra la casa della vecchia e la discarica, a percorrere più o meno la distanza tra Bordeaux e Bayonne nella giornata, cominciano a guardarmi male gli impieghi della discarica, uno mi dice che la discarica (la déchetterie in francese) è riservata ai particolari e se sono un professionista con tutti i resti di mimose che sto portando, devo pagare una tassa. Protesto mostrando la mia carta d’identità e una prova che abito il comune. Va bene, ho sbarazzato tutto, il giardino della vecchia è pulito. Busso alla porta della vecchia medocchina: Fatto signora! i mucchi sono stati portati alla discarica. Ora, la vecchia medocchina vuole darmi una mancia. Protesto. Troppo forte questa vecchia medocchina, penso. Ho tagliato tutte le mimose, portato i resti alla discarica, speso un capitale in benzina e lei, alla fine, riesce a colpevolizzarmi! La ammiro. No, niente signora, è stato un piacere, dico ipocritamente. Non posso accettare soldi. Oh, sì, sì, ci tengo assolutamente, pollo. La vecchia medocchina mi mette due monete nella mano. Protesto ancora. E cosa avrei potuto rispondere all’antenata? Va bene, d’accordo signora, ma la prossima volta, lo farò gratis -sperando ovviamente che non ci sia una prossima volta. Attraverso la strada per tornare a casa e annuncio che la vecchia medocchina mi ha pagato per il lavoro fatto. Allora, lei mi sgrida per aver accettato i soldi, per aver estorto soldi alla vecchia medocchina. E quanto hai rubato? lei mi chiede. Apro la mano e guardo per la prima volta i soldi e mi metto a ridere: 15 franchi, mi stai sgridando perchè la vecchia mi ha dato 15 franchi!
15 franchi per due pomeriggi di lavoro o piuttosto 1500 franchi come direbbe la vecchia medocchina!
Evidentemente nessuno li vuole più! L’anno scorso, in provincia di Firenze, ho comprato un paio di pantaloni ai saldi e ho pagato in contanti casualmente (perché in realtà non lo faccio mai). Spendevo poco, tipo 17,90. Ho dato 20€ e di resto ho ricevuto un paio di monete. Solo più tardi mi sono accorta che la più grossa erano 2 franchi francesi, l’altra 10 centesimi giusti. 🙂
m.
p.s. ho ricevuto la prima dose di AstraZeneca, non sono morta e non mi sono spuntate le antenne…
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🙂 🙂 🙂 🙂 Anche in Francia, tutti i pagamenti si fanno “contactless” come si dice nella lingua di Dante tranne forse quando i vigili del fuoco e il postino ti bussano alla porta per ricevere le loro strenne di fine anno, ma vedrai che l’anno prossimo anche loro, ti prenderanno la carta!
Tutto funziona meglio in Italia. Io sarei pronto a farmi vaccinare con qualsiasi vaccino, ma secondo la previdenza sociale francese, per me non sarà prima il 2022! 🙂 🙂 🙂
Buongiorno mia cara Monica,
Alex
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Bonsoir Alex,
Elles savent y faire les vieilles Médoquines !! 😆
Moi qui suis dans les feuilles jusqu’au cou depuis plusieurs jours, je vais songer à me verser un pourboire (en euros !) pour fêter dignement la fin du chantier… si fin il y a !
Récupère bien… et garde précieusement ces 15 Francs : ils vaudront peut-être de l’or, un jour !!
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Oublie ton pourboire ! Une fois que tu auras fait tes 2 pleins d’essence pour tes 75 aller-retour entre chez toi et la décheterie, une fois que tu auras perdu 3 jours à évacuer tout ton fourbi, il ne te restera que tes yeux pour pleurer, mais avec la satisfaction d’avoir fait un geste pour la planète car décidément c’est moins polluant pour ton bilan co2 que de prendre une demie journée à faire brûler les feuilles dans le jardin et récupérer l’es cendres pour tes massifs. 😁😁😁😁
Bonjour Marion,
Alex
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