In cui l’autore di questo blog propone una soluzione provata ed ecologica a un politico americano bannato da twitter!

L’uso di piccioni viaggiatori o di corsa per la trasmissione dei dispacci da una città all’altra risale alla più alta antichità.
I marinai egiziani li usavano, nei tempi più remoti, per annunciare alle loro donne il loro ritorno ad Alessandria (felici amanti!).
Nei tempi più moderni, nel 1575, la città di Leida (Olanda), assediata dagli spagnoli, fu salvata dai piccioni viaggiatori. Nel 1572, la città avendo preso il partito degli Stati contro il Re Filippo, Luis de Requesens che aveva sostituito come governatore il duca d’Alba, fece investire Leida dal suo Generale Francisco de Valdez. Quello si era impadronito di tutti i viali della città, calorosamente difesi dal comandate Johan van der Does, e aveva racchiuso Leida fra settantadue trinceramenti per affamarla. Fu allora che i suoi abitanti, soffrendo dal doppio flagello della carestia e della peste, parlarono di capitolare. Però fra tempo il Principe d’Orange aveva proposto di sfondare le dighe della Mosa dell’Ijssel per inondare i dintorni della città assediata; quel progetto fu adottato e messo a esecuzione, la notizia fu trasmessa al borgomastro di Leida, il signor Van der Werf, da piccioni viaggiatori, con la richiesta di sostenere il coraggio degli assediati fino all’arrivo del l’ammiraglio de Zelanda, Lodewijk van Boisot, con una flotta di navi piatte cariche di viveri per soccorrere i cittadini. Il borgomastro in fretta fece sapere agli abitanti della prossima liberazione di Leida che gli era stata annunciata dai piccioni viaggiatori e offrì il suo corpo in sacrificio al popolo che parlava di capitolare. Il sacrificio del borgomastro insieme a questa comunicazione furono accolti da applausi frenetici, e ispirarono un tale coraggio agli abitanti, che, quando Valdes ingiunse alla loro resa, risposero fermamente che dopo aver mangiato il loro braccio sinistro, difenderebbero ancora le loro mura con il loro braccio destro.
In quel mentre, le dighe della Mosa e dell’Ijssel erano state fondate: un vento Sudovest ne impedì, in un primo tempo, il successo; però quando la città fu ridotta alle sue ultime estremità, si mise a soffiare un vento favorevole che spinse l’acqua verso i luoghi da soccorrere, e gli spagnoli furono costretti a levare l’assedio di Leida che era durato cinque mesi.

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