Ieri, in fine pomeriggio, sono andato a fare la spesa. Il giorno prima non ero a Bordeaux e un amico mi aveva telefonato per dirmi che la gente era impazzita con l’annuncio sorpreso del lockdown, che i supermercati erano letteralmente presi d’assalto, che c’erano code chilometriche agli ingressi. Quando ci vado, sembra che l’isteria collettiva sia ricaduta visto che il parcheggio è deserto. Non c’è proprio un gatto tra gli scaffali. Tutto è stato approvvigionato di nuovo. Manca solo un po’ le uova, ma riesco comunque ad averne una dozzina. In meno di una mezz’ora, ho fatto la spesa per la settimana. Torno a casa.
– Già? lei chiede.
– Si, sai che i canapè non sono affatto assaliti, anzi.
– E perché la gente dovrebbe assalire i canapè? Secondo me, comprano l’essenziale prima di pensare a farci l’aperitivo!
– Ma di cosa mi stai parlando con i tuoi canapè? non capisco niente.
– Be’ mi dici che la gente non si butta sui canapè…(dopo qualche seconda di riflessione)… Ah vuoi dire che la gente non sta a comprare canapè. Ma i negozi di mobili non sono chiusi con il lockdown?
– Secondo me, hai perso la testa!
– Caspita, vieni a raccontarmi che i canapè non sono assaliti e sono io che perdo la testa? È ovvio che non sono assaliti, ma chi pensa a comprare un canapè in questo momento?
– Io ridendo, ho sbagliato, volevo dire supermercati e ho detto canapè!
– Oh bordello di Dio! lei esclama.
– Che ancora? chiedo.
– Lei con aria disperata: Quando penso che è solo il secondo giorno di lockdown!…
Stanotte sono stato risvegliato da un gran chiasso in provenienza dalla foresta dietro casa mia. Poi, mi sono ricordato che, da oggi, possiamo ancora andare a passeggiare in foresta a patto che sia al massimo per un’ora e che la foresta sia a meno di un chilometro da casa nostra. Niente, ho pensato, mentre mi riaddormentavo: è il sabba dei tassi, dei visoni, delle volpe, delle genette, delle lontre, dei caprioli, delle palombe, dei cinghiali, dei folletti e delle streghe, che stanno festeggiando il nostro lockdown.
E se tutti quei giornalisti, politici, editorialisti, esperti, medici, virologi, epidemiologi….che passano tutta la santa giornata chiusi in televisione a bacchettare il francese medio; a farci lezioni, a dirci che il virus si propaga per colpa dei nostri atteggiamenti individuali, smettessero di ammucchiarsi negli studi senza distanziamento; e se indossassero, almeno una volta, un cazzo di mascherina prima di sputare le loro sentenze! Grrrrrrr
La zona di Bordeaux resiste e contiene l’avanzata del Covid-19. Si murmura, ma chissà se è vero, che nel resto del Paese, 46 milioni di concittadini vivono sotto coprifuoco e che la settimana prossima i disgraziati rischiano di nuovo, come la scorsa primavera, il lockdown completo. Altrimenti sul giornale regionale, la notizia che fa più scalpore del Covid-19, è la gallina Caline, che vive in un paesello di Charente-Maritime e che è riuscita a fare un uovo di 101 gr, e tutti di chiederci come ha fatto Caline per realizzare questo exploit storico. Si sorride e il Covid-19 è dimenticato per un momento. Grazie Caline, eroina della Patria!
Dice esattamente la stessa cosa la mia dottoressa quando mi sta parlando del mio colesterolo: Alex, non toccare al Mont Blanc! che questa roba è fatta con meringa, purea di castagne, chantilly e zucchero a velo, è una schifezza che ti farà crepare, credimi! Un consiglio, amici della Lega, chiedete a un francese prima di tradurre qualcosa in francese con Google trad. Perché là, vi assicuro che ho soltanto l’impressione che volete privarmi di dessert! 🙂 🙂 🙂 🙂